Le Pape terrible | Jules II
jan 20 2010

Page 1, tome 2.

anatomie

A grande richiesta (mia), vorrei farvi vedere come sono arrivato al disegno definitivo della prima pagina del secondo volume.
Con le centinaia di libri che escono ogni settimana, c’è sempre meno tempo per dare un’occhiata approfondita ai nuovi titoli.
La copertina ovviamente è fondamentale per attirare l’interesse e dire ‘prendi me, prendi me!’ al lettore. Raggiunto questo primo obbiettivo (ci sono decine di altre copertine che gridano la stessa cosa!), la prima pagina diventa fondamentale per dare la migliore impressione possibile sia sulle vicende raccontate, sia sullo stile e sulla qualità del disegno.
Insomma, sulla prima pagina è necessario fare molta attenzione.

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Il secondo volume si apre con una scena che ne richiama direttamente una analoga del terzo volume di “Borgia”.
Il lavoro di ricerca quindi è molto facilitato, anche se con un giro su Google Immagini trovo della buona documentazione per dare un’interpretazione personale alla sequenza.
Per questa prima pagina decido di illustrare solo due scene, così posso unire le prime due strisce e formare un grande disegno d’apertura.

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Il mini-storyboard non è un problema con così poche vignette, ma in questo primo disegno, per quello che si può vedere, la scena è veramente troppo simile a quella di Manara. Serve un’idea…
Questa estate mi sono quasi perso con la mia famiglia in una spettacolare necropoli etrusca con decine di scale scolpite nella roccia che formavano dei percorsi in mezzo al bosco. Proviamo…

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Al secondo o terzo tentativo, decido di rappresentare dall’alto uno stretto sentiero a ‘S’, che mi consente di mostrare Aldosi e Josaphat di fronte e allo stesso tempo suggerire la destinazione del viaggio: la casa della maga in cima alla collina. L’idea della scala nella roccia mi suggerisce automaticamente la soluzione giusta (almeno ai miei occhi) anche per la seconda vignetta.

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Ci sono tutti gli elementi necessari per passare al montaggio (découpage) al computer. Inserisco il lettering e subito dopo lavoro sulla pagina fino a che non sono soddisfatto dell’equilibrio generale.
Penso di poter arrivare in poco tempo al disegno finito. Mi sbaglio alla grande.

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Dopo alcuni mesi passati ad inchiostrare il “Trône d’Argile”, ho bisogno di tempo per riprendere confidenza con la matita.
Dopo un po’, però, mi perdo nei cespugli e tra gli alberi; provo e riprovo l’ombreggiatura giusta per una roccia.
Ci metto molto tempo, troppo, ma ne vale la pena: ora sono di nuovo ‘dentro’ a “Le pape terrible” e poi, dopotutto, è sempre la pagina numero 1.


jan 19 2010

Una carroza tirada por dos caballos…/2

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Dalle parole all’immagine…
Si riparte.
Tra pochissimo tutta la lavorazione della prima pagina e qualche notizia sulle prossime dédicaces.


déc 8 2009

Una carroza tirada por dos caballos…

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Inizia così la nuova sceneggiatura originale in spagnolo di Alejandro Jodorowsky. Questa e la sua traduzione in francese, a cura di Marianne Costa, mi osservano.
E’ ora di riprendere il lavoro sul secondo volume della serie.
Per prima cosa sono curioso di leggere le nuove imprese di quella simpatica canaglia dell’ex cardinale Della Rovere, diventato Papa, senza preoccuparsi molto delle buone maniere, nel corso del primo volume col nome di Giulio II; mi servirà qualche giorno per lasciarmi alle spalle il mondo cavalleresco del Trône d’Argile, di cui ho da poco consegnato le pagine del quarto volume, ed immergermi negli intrighi subdoli e violenti della Roma rinascimentale.
(e non che nella Francia del XV secolo fossero da meno!)


nov 7 2009

Page 2, tome 1.

anatomie
Secondo un mio recente sondaggio, chi visita il blog di un disegnatore lo fa per vedere dei disegni, non per sentire chiacchiere.

Ecco, con la serie ‘anatomia di una pagina’ (che in futuro comparirà anche sul blog gemello del Trono d’Argilla) voglio mostrare attraverso quali fasi di lavoro si arriva dal testo dello sceneggiatore alla pagina finita e colorata. Disegni, poi ancora disegni, per arrivare infine ad un altro, definitivo, disegno.

Questa pagina fa parte del primo gruppo di tavole, 4 per essere precisi, sul quale ho lavorato. Si è trattato in pratica di un secondo test di prova al quale gli autori e l’editore hanno dedicato la massima attenzione, nella ricerca di uno stile adatto alla serie.
Ho speso molto tempo, soprattutto su questa pagina, per curare la regìa e garantire alla storia l’inizio più spettacolare possibile…

Normalmente la prima cosa che faccio è mettere qualche idea su carta sotto forma di micro-storyboard  (3×4 centimetri).
Dopo di che, la base fondamentale del mio lavoro su ogni pagina è rappresentato dallo storyboard: è una fase cruciale ed è quella sicuramente più creativa, nella quale disegno in libertà, provando diverse soluzioni, disegnando a volte la stessa scena da inquadrature differenti. Questa pagina non ha fatto eccezione, anzi più di altre mi ha richiesto diverse visualizzazioni differenti: alcuni passaggi della sceneggiatura non erano semplici da tradurre in un disegno efficace.

Questa è la traduzione in francese del testo originale di Jodorowsky, in spagnolo. Da notare che per una scena mi chiede di ispirarmi direttamente ad un disegno di Manara per Borgia.t1p02_000Ed ecco i disegni che mi sono serviti per comporre lo storyboard. Sono già organizzati su tre strisce, così come richiesto da Jodo, ma ancora serve parecchio lavoro per sistemare tutto…
t1p02_001La fase successiva serve a comporre la pagina di storyboard vera e propria, compresa di lettering. Lavorando al computer, cerco di dare alla pagina il maggiore equilibrio e leggibilità possibile, perchè nelle fasi successive sarà molto più difficile fare cambiamenti sostanziali. In questo caso, mi vengono richiesti alcuni cambiamenti ma alla fine la seconda versione dello storyboard è quella giusta.
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Utilizzando lo storyboard come riferimento, il successivo e ultimo passo è quello di realizzare il disegno finale. Aggiungo ovviamente molti dettagli e definisco al meglio le forme, i volti, gli abiti e le ambientazioni, ma il collegamento con la fase precedente è sempre ben visibile.
Dopo la scansione del disegno spesso apporto dei piccoli ritocchi finali; il tratto a matita infine viene scurito in attesa della colorazione, cercando di mantenere la morbidezza del disegno ma avvicinandosi alla forza di una linea inchiostrata.
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Il mio lavoro è finito. Sarà il colorista a dare alla pagina l’aspetto definitivo.
In questa pagina Sébastien Gerard è stato particolarmente bravo a mantenere la tavola molto leggibile utilizzando pochi colori, ben scelti e che danno alle scene una grande ricchezza e atmosfera.
02 Della Rovere couleur copie (2)


nov 3 2009

ahhhh… Paris!


Cluny – Museo del Medioevo

Sono appena tornato da un breve (4 giorni) viaggio a Parigi, che aveva come scopo principale la promozione del primo volume de ‘Le Pape Terrible’.
In questi quattro giorni ho affrontato con la giusta dose di entusiasmo e vocazione al martirio 3 sessioni diverse di dediche in altrettante librerie del centro, dal Quartiere Latino a Montparnasse e infine Bercy. C’è stata anche l’occasione di vedere in Delcourt le persone che mi accompagnano nel mio lavoro, prima fra tutte la mia editor per questa serie, Elisabeth Haroche, senza dimenticare, noblesse oblige, il boss dei boss: Guy Delcourt I il Magnifico. Tutti, dai colleghi di lavoro ai lettori, si sono sentiti in dovere di farmi grandi complimenti, che io ho cercato di accettare con la massima modestia possibile, ma che in realtà saranno la mia benzina nei prossimi mesi di lavoro.
Ma questa volta, grande novità, il programma prevedeva anche 4 interviste per ‘magazine’ cartacei e di due tra i maggiori siti internet che si occupano di Bande Dessinée. Con il mio inglese non certo oxfordiano, sono riuscito a rispondere alle domande dei giornalisti, ripetendo alla fine sempre un po’ le stesse cose ma divertendomi moltissimo. Delle foto scattate per illustrare gli articoli, sono già da ora pronto a vergognarmi.
L’ambientazione più prestigiosa: certamente l’attico in Rue Daumesnil di Alejandro Jodorowsky, dove si è svolta una delle interviste e dove ho avuto il piacere di incontrare ‘Jodo’ per la terza volta.
E per evitare il pericolo di volare troppo alto, era sufficiente dare uno sguardo alle pareti ai numerosi disegni originali di Moebius, Boucq e Jimenez per farsi un salutare bagno di umiltà.

Nonostante le diverse birre bevute, poi, le due serate con l’amico Luigi “GG” Critone mi hanno riservato lunghe discussioni ad alto tasso, non solo di cazzate, ma anche professional-fumettistico. L’ambizioso progetto sul quale sta lavorando, l’adattamento di un romanzo biografico di ambientazione medievale, gli ha dato e gli darà filo da torcere in misura proporzionale alla soddisfazione e al successo che gli riserverà.
Il caso ha voluto anche che in libreria, nello stesso momento e a pochi centimetri di distanza l’una dall’altra, si potessero vedere le copertine del Papa Terribile, quella del terzo volume de ‘La Rose et la Croix’ firmata da Luigi e quella del ‘Bravesland’ di Federico Ferniani, altro esponente di quell’italian connection che, partita dai tavoli dello studio inklink di Firenze, si sta facendo onore in terra di Francia…

Unico rimpianto: non aver avuto il tempo per visitare la mostra di originali di Uderzo nel frigidarium del Museo medievale di Cluny (a meno di 100 metri dal mio albergo, a mia maggiore colpa) in occasione dei 50 anni di Asterix…

E come dicono là: à la prochaine!


oct 21 2009

Sorti!


(Scene di panico davanti alle librerie delle maggiori città francesi.)

* amis français, ce blog est en italien, mais j’espère que vous pourrez continuer à le fréquenter. C’est possible obtenir une traduction automatique du blog en utilisant l’option ‘traduction’, ici à droite. J’attend vos observations sur nôtre travail. *

Theo


oct 17 2009

-4

box

E’ arrivata!
La scatola con i libri freschi di stampa chiude ufficialmente la lunga preparazione che sta dietro ad ogni nuova pubblicazione.
Nel giro di qualche ora si susseguiranno, nell’ordine:
- un primo momento di infantile euforia. Effetto notte di natale…
- un secondo, breve ma intenso, momento di sconforto nel quale ogni piccolo difetto viene setacciato maniacalmente, fino a che non si ha la concreta sensazione che il libro sia il più brutto della storia dell’editoria mondiale.
- un terzo momento nel quale si arriva faticosamente ad una valutazione più obiettiva.
- una quarta, ed ultima, fase nella quale il libro viene esposto in qualche punto dello studio con la stessa attenzione ed orgoglio con la quale un padre colloca la foto dei figli sulla propria scrivania.

Sono molto soddisfatto di questo libro. Ci si abitua troppo presto alle belle cose e devo fare uno sforzo per guardare con la giusta meraviglia ai nomi sopra al titolo: Jodorowsky – Theo.
Devo ringraziare ovviamente Mastro Jodo, che mi ha concesso grandissima libertà creativa fino dall’inizio, e le Edizioni Delcourt che mi hanno dimostrato grande fiducia con Guy Delcourt, Thierry Joor e l’insostituibile Elisabeth Haroche che mi ha accompagnato durante tutto il lavoro. Grazie ai bei colori e alla pazienza di Sébastien Gerard.
Tra pochi giorni saranno i lettori a poter giudicare…


oct 10 2009

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durango_ex_libris
Un ex-libris che sarà disponibile solo alla libreria Durango di Bruxelles.
Mi dicono che la città sia splendida e i belgi ancora più appassionati alla BD dei cugini francesi… be’, spero di poterlo verificare direttamente, prima o poi.
Qua sotto, il disegno preparatorio…

durango_ex_libris-2


oct 1 2009

-21

Ottobre, infine…
E’ arrivato il momento di togliere le ragnatele qua dentro, il giorno dell’uscita si avvicina!
(Ricordo agli amici francesi, e in quanto francesi, o francofoni, miei potenziali lettori, e in quanto potenziali lettori miei mecenati e signori, che potete tradurre (sempre-male-ma-meglio-di-niente) ogni post selezionando la lingua, qui a destra.)

Non ho ancora ricevuto le mie copie da Delcourt e attendo con un misto di speranza e timore il momento fatidico in cui sfoglierò il libro. Il fatto di aver terminato il mio lavoro di disegno ormai molti mesi fa accresce questo senso di attesa.

Un passo indietro: ‘Le Pape Terrible’ segnerà l’esordio, l’ennesimo di una lunga ed eterogenea carriera, di Alejandro Jodorowsky nella scuderia Delcourt con una nuova serie storica, seguito ideale di ‘Borgia’ (disegni di Milo Manara) edito da Albin Michel. Ma non mi dilungherò nel presentare la serie, cosa che è già stata fatta su queste pagine.

aldosi

In qualche modo, vuoi per qualche merito raccolto col mio Trône d’Argile, vuoi per una serie fortunata di eventi o per un imperscrutabile disegno del destino, mi sono ritrovato ai pennelli di questo nuovo e importante progetto. Anzi, per la verità non ai pennelli ma alle matite.
Dal punto di vista tecnico, infatti, ho deciso di staccarmi dall’inchiostrazione classica adottata per il Trône, affidandomi per qualche mese alla grafite di un’HB, supportata dalla sua variante più dura (H) e più morbida (2B) in base alle necessità.

taverna
Per prima cosa, sentivo il bisogno di introdurre qualcosa di nuovo nella mia placida routine di disegnatore.
Secondariamente, volevo che le mie due serie non si assomigliassero troppo e sapevo che il cambio di tecnica sarebbe stato il modo più naturale per ottenere questo risultato. Alla fine, indipendentemente dalla qualità del disegno che non sta a me giudicare, sono rimasto stupito io stesso per come le tavole del Pape Terrible abbiano assunto in breve tempo una loro precisa identità. Spesso la mano si adatta allo strumento, non il contrario.

corteo

Anche la sceneggiatura ha giocato un ruolo importante in questa evoluzione. Tanto il Trône vive spesso di fitti dialoghi, introspezione psicologica, giochi di sguardi, tanto il Pape ricerca nelle intenzioni di Jodorowsky un respiro più ampio, di gusto teatrale, ancorato stilisticamente alle tre strisce orizzontali sovrapposte. La sceneggiatura (in spagnolo!) non è suddivisa in pagine, ma è una sequenza ininterrotta di più di 250 ’scene’; suddividerle in modo giusto nelle 52 pagine del libro sarebbe stato molto più difficile se il ‘dogma’ delle tre strisce non mi avesse dato una preziosa base di partenza. Come prima conseguenza, gioia et gaudio di ogni disegnatore, ho potuto scatenarmi in molte grandi vignette di taglio cinematografico.

jesus

Sono in corso trattative con Delcourt per la pubblicazione di un’edizione limitata con i disegni in bianco e nero (o scala di grigio, per i più tecnici). Spero che qualche volenterosa libreria specializzata si occupi della cosa: ci tengo molto perchè, al di là dell’ottimo lavoro ai colori di Sébastien Gerard, sono molto affezionato a queste pagine, nude e crude come mamma le ha fatte…

tesoro

A presto,

Theo


juil 16 2009

Chiuso per ferie

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