Archive dessins | Jules II
mar 16 2011

Attenzione, Papa in arrivo. (-32)

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L’arrivo del bimestrale Planète di Delcourt, nel quale la mia casa editrice annuncia le uscite di marzo e aprile, mi ricorda che manca ormai meno di un mese all’uscita, il 7 Aprile, del secondo volume di ‘Le Pape Terrible’.
Non che me ne fossi completamente dimenticato, ma dalla consegna del lavoro è passato ormai un po’ di tempo (era il dicembre 2010) e con Le Trône d’Argile che da allora assorbe una grande parte delle mie energie, il buon vecchio Giulio II era stato messo in un angolo. E con lui -ahimè- questo blog.

Sono in attesa sia di ricevere le mie copie del libro, con la consueta altalena di emozioni che si porta dietro, che di sapere se e quando farò un po’ di promozione in Francia e Belgio.
Proprio da Bruxelles mi è giunto l’invito da parte della libreria Durango a realizzare un ex-libris per celebrare l’uscita del secondo volume, esattamente come feci col primo.
Eccolo qua.


déc 2 2010

Piccola storia di una copertina…

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Partiamo dalla fine.
Questa è.
La copertina che dal prossimo marzo cercherà di farsi notare nelle librerie franco-belghe.
Dall’idea alla realizzazione, questa immagine ha seguito un percorso non proprio lineare, che vorrei raccontare.

* tutte le immagini si ingrandiscono cliccando*
* traduction disponible dans la barre de droite! *

Primo passo, primo (mezzo) errore: decido di creare non uno, non due, non tre, ma tanti piccolissimi bozzetti di studio da proporre allo sceneggiatore, alla editor, all’editore.
La confusione è assicurata!

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Capisco subito che manca l’idea forte, quella in grado di prevalere da subito sulle altre, nonostante 2 o 3 oggettivamente mediocri rimangano subito staccate dal gruppo di testa, col risultato che i primi sondaggi sono piuttosto vaghi e sembra difficile trovare la strada giusta. Con una prima veloce prova di colore cerco di capire se, al di là del disegno, qualcuna abbia maggiori potenzialità rispetto alle altre o prometta una potenza grafica superiore.

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Personalmente, ho un debole per la quinta, nella quale sotto a un cielo rosso sangue Giulio II troneggia su di un mucchio di cadaveri e gatti indemoniati. Ma l’attenzione di Jodorowsky viene attratta dalla mano insanguinata della numero 7 (si vede un crimine!). Nella mia indecisione, una preferenza di questo peso è quello che ci vuole.

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Dopo alcuni studi preparatori, passo al disegno a matita definitivo.
Anche se nel bozzetto di partenza l’ambientazione era appena visibile (dettaglio che avrà la sua importanza tra poco…), sono rimasto fedele all’idea iniziale. La scena è ambientata, con un certo contrasto con la figura stessa del Papa, in un’umile e sporca stalla, prendendo spunto da una scena del fumetto.

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Un’altra idea è che tutto deve emergere da una grande, drammatica, oscurità. In questo senso, certi dettagli dello sfondo sono puramente di riempimento, perchè nella versione finale e colorata, saranno a malapena visibili.
L’imprevisto però, si sa, è sempre in agguato, e ci coglie mentre Florent Bossard è già al lavoro sul colore…

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Dalla Delcourt arrivano delle perplessità proprio sull’ambientazione. Non è certo un problema di censura (un Papa in una stalla???), quanto di mancanza di quella ricchezza che caratterizzava la copertina del primo volume e che dava immediatamente al lettore il tono della serie.
Dopo aver superato un primo momento di panico/sconforto, mi rimetto al lavoro.

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La prima necessità è quella di non buttare via completamente il lavoro fatto da me e da Florent. Giulio II e ‘mano’ rimangono dove sono; tutto il resto è da rifare, in maniera che rimanga coerente con quegli elementi.

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Dopo aver recitato i salmi e santificato tutti i martiri del calendario, per quanto riguarda il disegno la copertina è terminata.
Sono contento di vedere che avevano ragione in Delcourt: così è decisamente più impressionante!

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Il lavoro è ora di nuovo nelle mani del colorista e pochi giorni (e qualche prova di stampa) dopo, abbiamo l’immagine finale.
Nonostante qualche intoppo e una partenza non proprio decisa e convinta, ne sono molto soddisfatto.
Anche se l’ultima parola, naturalmente, non spetta a me.

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nov 26 2010

Nuntio Vobis Gaudium Magnum

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Il libro è finito!
Le 52 pagine di ‘Jules 2′, il secondo volume della serie, sono terminate, disegnate, scansionate, consegnate.
Florent Bossard sta ultimando il lavoro sul colore. Manca ancora un’ultima fase di post-produzione, nella quale spulcio ogni singola pagina apportando modifiche o correzioni per la maggior parte invisibili ad occhio nudo e frutto di oscure manie ossessive.
Attingendo a questo ricco materiale, vi mostrerò il frutto del lavoro del dinamico trio (o trinità, se volete…) Alejandro-Theo-Florent.

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nov 24 2010

A gentile richiesta…

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Ehm… nei prossimi giorni cercherò di togliere un po’ di ragnatele qui dentro.


avr 21 2010

XI

ove si complotta…

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avr 16 2010

Finiti.

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Ho da poco finito di disegnare la cinquantaduesima ed ultima pagina di storyboard! Sono contento.
Come ho già scritto diverse volte, questa è la fase più importante del mio lavoro. Nonostante siano disegni in scala ridotta (sono su un foglio A4 e la pagina risulta circa 1/4 della dimensione di stampa), nel tempo ho aumentato il dettaglio fino a realizzare delle vere e proprie piccole ‘matite’.
In questo modo riesco più velocemente a provare diverse soluzioni, soprattutto nelle tavole o nelle vignette più impegnative. Il fatto poi di rielaborare successivamente tutto al computer mi dà la possibilità di disegnare spesso ‘pezzi di ricambio’ per sostituire figure, elementi dello sfondo o anche piccoli dettagli che non mi hanno convinto nella prima realizzazione.
Alcune pagine, considerando anche qualche piccolo schizzo d’evasione, caricatura o simile, finiscono per diventare simili a puzzle ancora da completare.

Ho letto una bella intervista a Magnus nella quale diceva che, una volta fatte le matite, “finisce il lavoro di testa e inizia quello di braccia”. Verissimo.
Ed è questo lavoro di braccia che mi appresto ad iniziare, con 42 pagine che hanno già una loro identità, ma aspettano ancora l’ultimo e definitivo ripasso a matita.

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p.s. ho messo in vendita qualche nuovo storyboard originale del primo volume. Costano e ingombrano pochissimo! :)


mar 10 2010

In progress…

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10 tavole pronte.
Più di venti storyboard già completati, rivoltati, modificati, centrifugati e letterati.
Ho ripreso il lavoro sulle pagine mancanti, che fino ad ora esistevano solo in forma di sceneggiatura.

No, non ho cambiato stile di disegno, ma a bordo pagina spesso la matita reclama 5 minuti di libertà.
A volte finisci per pensare: “Avrei voluto disegnarlo tutto così…”


fév 11 2010

Murcielago

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Anche se il lavoro sugli storyboard non è ancora finito, c’è bisogno di portare a completamento qualche pagina, anche per facilitare il compito di Florent per il colore.
Ogni giorno si imparano cose nuove.
Ora so da cosa prende il nome questa…


fév 10 2010

Cambio ai colori

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Dopo l’ottimo lavoro fatto sul primo volume, tra l’altro votato dai lettori come miglior colorazione digitale dell’anno e seconda assoluta su di un importante sito, Sébastien Gerard deve passare la mano per dedicarsi ad altri lavori.
Così come è successo con lui, Delcourt mi ha lasciato l’onore e l’onere di scegliere il nome del successore. Ancora una volta, sono andato a pescare nel team di Bouncer, la serie scritta da Jodorowsky, disegnata dal grande François Boucq e sulla quale si sono alternati diversi coloristi, riuscendo comunque a mantenere uno stile coerente e ben riconoscibile.
La scelta è caduta su Florent Bossard, giovane artista che ha lavorato sul settimo capitolo di quella saga western.
Soltanto dopo ho scoperto che Florent non solo è un bravo colorista, ma è anche un ottimo disegnatore, il che è evidentemente un prezioso bonus per la nostra collaborazione su Le Pape Terrible.
Come l’inizio del suo lavoro sembra confermare…


jan 20 2010

Page 1, tome 2.

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A grande richiesta (mia), vorrei farvi vedere come sono arrivato al disegno definitivo della prima pagina del secondo volume.
Con le centinaia di libri che escono ogni settimana, c’è sempre meno tempo per dare un’occhiata approfondita ai nuovi titoli.
La copertina ovviamente è fondamentale per attirare l’interesse e dire ‘prendi me, prendi me!’ al lettore. Raggiunto questo primo obbiettivo (ci sono decine di altre copertine che gridano la stessa cosa!), la prima pagina diventa fondamentale per dare la migliore impressione possibile sia sulle vicende raccontate, sia sullo stile e sulla qualità del disegno.
Insomma, sulla prima pagina è necessario fare molta attenzione.

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Il secondo volume si apre con una scena che ne richiama direttamente una analoga del terzo volume di “Borgia”.
Il lavoro di ricerca quindi è molto facilitato, anche se con un giro su Google Immagini trovo della buona documentazione per dare un’interpretazione personale alla sequenza.
Per questa prima pagina decido di illustrare solo due scene, così posso unire le prime due strisce e formare un grande disegno d’apertura.

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Il mini-storyboard non è un problema con così poche vignette, ma in questo primo disegno, per quello che si può vedere, la scena è veramente troppo simile a quella di Manara. Serve un’idea…
Questa estate mi sono quasi perso con la mia famiglia in una spettacolare necropoli etrusca con decine di scale scolpite nella roccia che formavano dei percorsi in mezzo al bosco. Proviamo…

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Al secondo o terzo tentativo, decido di rappresentare dall’alto uno stretto sentiero a ‘S’, che mi consente di mostrare Aldosi e Josaphat di fronte e allo stesso tempo suggerire la destinazione del viaggio: la casa della maga in cima alla collina. L’idea della scala nella roccia mi suggerisce automaticamente la soluzione giusta (almeno ai miei occhi) anche per la seconda vignetta.

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Ci sono tutti gli elementi necessari per passare al montaggio (découpage) al computer. Inserisco il lettering e subito dopo lavoro sulla pagina fino a che non sono soddisfatto dell’equilibrio generale.
Penso di poter arrivare in poco tempo al disegno finito. Mi sbaglio alla grande.

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Dopo alcuni mesi passati ad inchiostrare il “Trône d’Argile”, ho bisogno di tempo per riprendere confidenza con la matita.
Dopo un po’, però, mi perdo nei cespugli e tra gli alberi; provo e riprovo l’ombreggiatura giusta per una roccia.
Ci metto molto tempo, troppo, ma ne vale la pena: ora sono di nuovo ‘dentro’ a “Le pape terrible” e poi, dopotutto, è sempre la pagina numero 1.